amoriella
"Ti chiamavo amore come a Gianni lo chiamavo Gianni. Ma Gianni è rimasto Gianni e io, per coerenza, continuo a chiamarlo Gianni. Che magari arriverà un giorno che Gianni cambierà nome, o che magari io proverò sensazioni forti e incomprimibili per lui, così intense da considerarle amore, e allora a Gianni lo chiamerò amore. Però guarda, onestamente, questa seconda ipotesi io la vedo poco probabile. (...) "
Leggo Le Stagioni dell'Amore, di Clockwise
per il CollettivoVoci
[credits a clock per il titolo]
architetture #3
© René Riller. Tutti i diritti riservati Aggiunta il 11 Marzo 2010 | © René Riller. Tutti i diritti riservati |
Haus Tankwart
silenziosamente
Ci sono cose che si rompono e non se ne accorge nessuno.
Cose che si spezzano dentro, che fanno male, profondamente male, eppure non se ne accorge nessuno.
Come se la superficie delle cose rimanesse immutata.
Come se il processo fosse così lento da non accorgersene, quasi.
Leggo Nemo, Le Cose che accadono senza Far Rumore
architetture #4
Aggiunta il 03 Marzo 2010
Les Aventurier
architetture #2
Aggiunta il 09 Marzo 2010
Aggiunta il 09 Marzo 2010
Aggiunta il 09 Marzo 2010
Unità abitativa Leitner/Foppa
quel bacio impaziente
Lo troveremo, sì.
Il nostro bacio. Sarà
su di un letto di nubi,
di cristalli o di braci?
Sarà fra un minuto,
o domani, o nel secolo
futuro, o proprio all’estrema
soglia dei mai?
Vivi, morti? Lo sai?
Con la tua carne e la mia,
con il mio nome ed il tuo?
O forse dovrà essere con altre
labbra, con altri nomi
e dopo secoli, ciò
che oggi vuole essere,
qui, sin da ora?
Non lo sappiamo.
Sappiamo che sarà.
Che in qualche cosa, sì, e in qualcuno
si dovrà realizzare
questo amore inventato
senza terra né data
dove posarsi ora:
il grande amore sospeso.
E che forse, dietro
cortine di anni,
un bacio sotto cieli
che mai abbiamo visto,
sarà, senza che lo sappia
chi crederà di darlo,
trasceso alla sua gloria,
il compimento, infine,
di quel bacio impaziente
che ti vedo aspettare,
palpitante sulle labbra.
Oggi
il nostro bacio, il suo letto,
stanno nella fede soltanto.
(Pedro Salinas)
da un'idea di kika.
architetture #1
Aggiunta il 12 Marzo 2010
Aggiunta il 12 Marzo 2010
Casa Kaserer
Romanza di Zurigo, @ Libreria EquiLibri
- Martedì 9 marzo: a Milano presso la libreria Equilibri in via Farneti 11, con Francesca Mazzucato e l’editore Francesco Giubilei. Nell’occasione sarà presentato anche il libro Metro Miano di Paolo Melissi.
Se state su Facebook, qui trovate l’evento. Diffondete e partecipate.
finestre
coccodrilli
una volta, quand'ero più piccola, un mio moroso, il moroso d'allora, uno dei primi, eravamo al telefono, una delle prime telefonate amorose, e io non sapevo bene cosa dire, cosa bisognava dire, in quei casi, nelle telefonate amorose, lui mi disse 'facciamo il gioco del come quando' e io non capivo e chiedevo 'come? quando?'
'come quando un coccodrillo in uno stagno vede una rana e pensa: no, adesso no.'
ecco, no. adesso, no.
himalaya
come la poesia che sta appesa sul mio letto. e quando l'ho appesa, mi toccava il cuore, ci ho pianto per giorni, e poi adesso basta. adesso è lì, e io non la leggo nemmeno. però non la tolgo, perchè se no mancherebbe qualcosa. e allora la lascio lì.
ecco, così anch'io, adesso, sto qua.
ma potrei essere da un'altra parte, io, per me. ma devo star qua così tutte le persone che mi vedono, a me, come quella poesia, continuino a vedermi qui, che se no gli manca qualcosa.
ché io, per me, potrei essere sulla cima dell'himalaya e chissà che bei tramonti vedrei, da lì.
però sto qui.