sperare o non sperare?

ecco io con i post sotto l'albero, e di fine anno, e di inizio, ecco, con quelle cose lì, poco c'entro.
però.
però quest'anno è cominciato proprio strano.
insomma, l'anno scorso a quest'ora ero con un amico ad accendere stelle di natale e bere whiskey in una casetta freddissima davanti al camino, cercando di bissare un primo dell'anno per niente convincente.
quest'anno non serve.
il mio capodanno è stato perfetto così.
e forse questo è il primo segnale di stranezza; perfetto, capito? mi sono divertita, ho mangiato bene, ero con persone che mi piacciono, ho ballato (BALLATO!), brindato a mezzanotte, senza botti e schifezze, solo col PepePepePepé della tv a manetta, con dei cani coccolosissimi in giro per casa, cantando e condividendo un momento speciale.
e dopo i casini di quest'ultimo periodo, ecco io proprio non me l'aspettavo.
e tutto l'affetto e la fortuna di questi giorni, insomma. boh.
cazzo, rischia pure che è un Buon Anno, capite?
io mica mi ci capacito. ecco.
che poi finisce che uno ci spera, insomma, ci crede pure, che potrebbero succedere belle cose e andarmi bene l'esame di stato e il lavoro migliorare e magari realizzarmi e poi anche trovarmi un posto nel mondo, tipo.
ma se poi finisce che non è così? se poi arriva il 19 gennaio e io scopro che quel dannato scritto non l'ho passato, che si fa?
insomma.
oggi è il primo giorno del duemilaedieci.
e io ho una manciata di dubbi, le tasche piene di belle emozioni, e in mano un anno buono buono per farci quello che voglio.
adesso capisco da che parte cominciare.
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