non è una cosa che puoi masticare

(Qui c'è un cielo grigino e delle strade verdi e diritte, sono atterrato e ti ho pensata. Poi ho preso un orrendo caffè all'aeroporto e la smorfia della mia bocca era la tua e il ricordo rideva. L'autobus, le macchine, le persone per la strada e la tua mano che stringe calda la mia - i tuoi occhi ridenti foglie sui capelli.
Bello il tempo con te che te lo vorrei dire urlartelo scrivertelo inciderlo - sui muri i marciapiedi - serigrafarlo sulle tettoie così che col sole, ecco, col sole tutti vedrebbero la proiezione del mio
amore.
Ma poi domani (adesso) questo tempo non si può dire si può scrivere, forse, ma non pensare; non è una cosa che puoi masticare che ti possa entrare nello stomaco e uscire sotto forma di
tic tac.
Io e te siamo stati, ieri. La cosa più bella che io abbia mai avuto. Un pensiero che vorresti afferrare, come le nuvole rapide alte in cielo. E se solo potessi toccare con le mani questo nostro essere io e te, forse capirei forse. Ti direi.
Ma le nuvole corrono e se le tocchi si disfano e disperdono le nuvole, sono solo acqua.
E di tutto quello che vorrei dirti ti dico)
Sono a Vienna.


[questa è una risposta/antefatto al post amorenonesisto di violentafiducia]

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