what doesn't kill me will make me stronger.

posto che più spesso che non mi viene voglia di fare un restyiling del sito, piuttosto che scriverci cose interessanti (suvvia, le due cose si equilibrano, in fin dei conti), eccomi qui a un livello tale di noia o forse di energia (energia? ho detto energia?) che non posso far altro che riversare pensieri acuti e indispensabili sui bit di questo blog (bei tempi quelli in cui si poteva ancora dire "pagine bianche" - senza pensare all'elenco del telefono..).

ed eccomi qui, reduce da quelli che ho contato essere diciotto giorni di lavoro consecutivo, con altri diciassette davanti eppure (pare) con ancora energie sufficienti da rovesciare qui pensieri e parole.

vero è che il martedì è un giorno facile, la settimana è ormai iniziata, e bisogna soltanto tener duro, la sveglia è stata clemente (8:30) e il negozio è deserto causa poco shopping infrasettimanale (e meno male!).

per quelli che ancora non lo sapessero, sto sperimentando una nuova forma di masochismo, che ritengo essere conosciuta alla gran parte delle mie amicizie produttive (tipo quelli che fanno un sacco di cose insieme): lavorare sette giorni su sette.
Che non vuol dire essere in proprio e decidere da sé quando e come lavorare (tsk, troppo fcile così), bensì alzarsi ogni giorno a un'ora diversa per andare a fare un lavoro diverso (o quasi).
il martedì negozio (oggi), sveglia alle 8:30, camicia pantaloni neri e clarks, anello, schiscetta passibile di riscaldamento in microonde.
il mercoledì ospedale, sveglia alle 7:00, vestiti pescati a caso, però anche una roba leggera che a pranzo al sole fa caldino. tutta roba che sia commestibile fredda come pranzo, ipod necessario per le due ore di viaggio (all'andata e al ritorno).
giovedì e venerdì uguale.

il venerdì sera posso fare tardi, vado a letto a mezzanotte, salvo rimbambimento il sabato mattina in negozio, con gli sciami di gente impazzita.
sabato sera nanna alle undici e la domenica è quasi festa. sono riposata e la gente è rilassata.
il lunedì è il vero trauma: il weekend di negozio si fa sentire insieme alla sveglia alle sette meno un quarto. che il lunedì è una specie di colpo basso mentre uno fa la posizione della montagna. ergo niente schiscetta, niente vestiti decenti, niente di niente. tocca uscire di casa in tempo per prelevare e fare tutti i biglietti settimanali per i trasporti che mi portano a monza.


inutile dire che in tutto questo trovo a mala pena il tempo per scaricarmi un po' col nintendo wii e per fissare attonita brani di film che non mi sforzo nemmeno di capire.


what doesn't kill me will make me stronger.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sì l'hai lasciato un commento da me, pagine e pagine fa ;) certo che se continui a lavorare così..difficile avere tempo per vedere il sole, no?
b*