Sono pazzi questi romani

ci sta quello che va in giro col cappotto della marina e quell'altro che a quarant'anni ancora col piercing e col motorino. c'è una fanciulla che ti fa tornare il sole col sorriso, anche se fuori rovescia secchi di tristezza per via della partenza e del fatto che poi sempre tristezza ce n'è, anche se non la guardi, anche se la tieni fuori dalla finestra mentre tu guardi la tivù, mentre corri via su un treno e scappi, mentre fissi l'orizzonte annullando la testa.
roma mi ha dato una risposta, una carezza e un sorriso.
cominciamo a conoscerci un po', non ci guardiamo nemmeno più da fuori, come quelle amiche che stanno insieme a occhi chiusi, e si ascoltano respirare, e si sentono stare vicine.
come le amiche che si vedono piangere, e io roma l'ho vista piangere. l'ho vista piangere le lacrime di novembre e le ho raccolte tutte sulle mie spalle e sul mio cappotto. sulla stola di lana pesante legata sul capo, negli stivali affondati.

roma l'ho vista per un'occasione, come le amiche a cui pensi sempre, ma le chiami solo se ti serve qualcosa.

roma ci torno, perché mi fa bene, e lei lo sa.

1 commento:

Anonimo ha detto...

come ti capisco....anche io ho il cappotto della marina.