sonni tranquilli.


"Serotonina e sonno
L'azione del neurotrasmettitore si esplica soprattutto sui corpi peduncolati


Ancora lei, la Drosophila melanogaster: stavolta i ricercatori dell’Università della Pennsylvania l’hanno utilizzata per capire l’influenza della serotonina in alcune aree cerebrali, in particolare di quelle che regolano il sonno.
In effetti, i meccanismi di alternanza di sonno e veglia degli animali rimangono tutt’ora misteriosi per molti aspetti. Le ricerche in questa direzione sono rese molto difficoltose dal grado di raffinatezza del cervello degli animali superiori, in particolare dei mammiferi. Per questo motivo, si utilizza come modello il ben più semplice sistema nervoso del moscerino della frutta.
Nel loro studio, Quan Yuan, William Joiner e Amita Sehgal hanno mostrato come il trattamento farmacologico con serotonina induca un incremento del sonno della Drosophila, nonché un miglioramento della sua qualità. Questo neurotrasmettitore, infatti, migliora il sonno di moscerini mutanti che normalmente dormono meno o hanno un sonno frammentato, il che suggerisce una via per superare alcuni deficit causati da altri problemi del sonno. Inoltre, è stato identificato un recettore per la serotonina che influenza il sonno ed è stato mostrato come esso agisca in una specifica regione del cervello del moscerino, nota come corpi peduncolati, che sovrintende all’apprendimento e alla memoria, due facoltà che si ritiene vengano consolidate proprio dormendo.
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non c'è niente da fare, nessuno potrà mai convincermi che dormo troppo..

1 commento:

Giulio Petrucci ha detto...

Beata te... io ormai sono invece straconvintissimo del fatto che dormo poco...