rigidità scolastiche.


Non so se il minimalismo sia la risposta. spesso lo dubito, quando credo che gli ambienti debbano sempre (r)accogliere.
altre volte però gli effetti poetici sembrano convincermi del contrario.











Forse è pubblicato perchè è un progetto della Terragni (tra l'altro docente del Poli), forse è davvero un progetto che vale.


Forse le scuole dovrebbero avere strutture più giocose (questa è anche un asilo!). Forse quando l'architettura è studiata, i luoghi comuni vengono a cadere.

Forse quando ci sono i soldi, è facile fare architettura di qualità.
Ma li avranno davvero investiti bene?





















(poveri bambini..)



3 commenti:

Giulio Petrucci ha detto...

Hai scritto:

"Non so se il minimalismo sia la risposta"

Onestamente non lo so nemmeno io. Come archittetto del software (dai, siamo quasi colleghi) per me è uno "stile di vita" (oltre che una risposta alle mie esigenze più comuni). Per non parlare del minimalismo musicale di Arvo Part... ;-) Ma in architettura? Voglio dire: siamo sicuri che una casa sia solo una "macchina per abitare"? (chi è che usava questa espressione?).

Dunque, alla fine: nemmeno io so se il minimalismo sia la risposta. Ma come per ogni risposta, bisogna sempre considerare la domanda... ;-)

Ciao e Buona Domenica!

roi ha detto...

Era Charles-Edouard Jeanneret-Gris, in arte Le Corbusier. e i suoi esiti in termini di residenze lasciano piuttosto a desiderare. purtroppo, però, ha influenzato in maniera indelebile lo Stile Internazionale(nato negli anni successivi al 1920), che ha cercato di pervadere il mondo intero, ammorbando la cultura architettonica contemporanea, e cancellando imortanti tracce tradizionali. io credo che sia arrivato il momento di reinventare la tradizione, senza negarla. certo, però, è molto più difficile- soprattutto per chi, come me, nn conosce altro che binomio bianco/nero .(ma questa è tutta un'altra storia...)

Giulio Petrucci ha detto...

Roi, credo che tu sia una dei pochi "architetti" veri con cui andrei d'accordo! :-) Anche io sono molto "critico" nei confronti dell'opera di Le Corbusier (che riuscì ad essere l'architetto di Hitler come di Stalin), ed in particolare della sua "Carta di Atene". E voglio aggiungere (ragionando per assurdo...ma nemmeno poi tanto): siamo sicuri che Jean Dubuisson, Marcel Lods, Jacques Heny Labourdette, Bernard Zehrfuss, Raymond Lopez non siano i veri colpevoli dei disordini nelle banlieues parigine?

Allargando un po' l'orizzonte del discorso: hai mai sentito parlare di "Perdita del centro" di Hans Sedlmayr? E' un'opera che non parla solo di architettura, ma adi storia dell'arte in generale, ma credo che possa fornire un punto di vista interessante...

Detto ciò: a questo punto sarei curioso di vedere qualche tuo lavoro... links, please! ;-)

Ciao e buona domenica (o quel che ne resta).