tutti giù per terra.

Chissà chi vorrebbe essere in me.
Insomma: una laurea, un orizzonte sterminato davanti.
Mille sogni, mille passioni.

E.

E poi da un giorno all'altro non ti ricordi cosa ti eri ripromessa di fare perché non hai nessun metodo nessun ordine niente di niente.


Grandi piani, eh.
Piani di gloria e cultura e bene per tutto il mondo.

Ma da dove si comincia?

Insomma, sì, da qualche parte finirò, ma ha senso laciarsi trascinare?
Trovare alibi per non prendere decisioni?
Mi sembra di stare giocando. Di essere come in attesa di qualcosa, della Grande Occasione.
Come un attore dilettante che spera di sbarcare il lunario. Mah.

Comincio a credere sia solo un problema di testa. Che, insomma, quello che vedi fuori è solo un riflesso dei tuoi pensieri.
E una volta chiariti i pensieri si chiarisce tutto. La strada diventa lineare, le scelte automatiche.

Eppure spesso la mia testa sembra portarmi dalla parte opposta rispetto a dove dovrei andare.
" dirigendosi a piccoli passi in direzione del ponte come uno che volesse dirigersi a grandi passi nella direzione opposta".
Come se cercassi disperatamente compromessi senza volere davvero nessun compromesso.
Ma si può andare da qualche parte, in questo modo?
Si tira davvero fuori qualcosa, alla fine?

Siamo arrivati qui, ok.

Ma forse questa era la parte più facile.
What if this was really a brand new beginning?
Con tutte delle regole diverse e una oggettività di gran lunga maggiore, in termini di risultati e determinazione?

domande domande domande.


e tra poco una risposta, sigh.

Nessun commento: