deliri domenicali

"il fancazzista in questione, dopo aver regalato a qualche - sicuramente losca - associazione benefica i 24000 dollaroni residui del suo fondo per gli studi, fatto a pezzi i propri documenti, abbandonato l'auto in preda ad un'inondazione e bruciato gli ultimi soldi, non contento di essersi trasformato in un essere lurido fin nelle ossa (memorabile scambio di battute con un amabile vecchietto che sarà, più tardi, maltrattato dal giovine delinquente: "vivo qui per mia scelta" "nella sporcizia?") decide di darsi un nome d'arte in qualità di vagabondo. E sceglie Alexander Supertramp. E voi capite che deve schiattare, gli sta troppo bene."
la sregolatezza pura, che non ha a che fare col genio, mi esalta.




il brano succitato è tratto dalle meravigliose recensioni senza pietà di Prima ti guardo poi ti Rovino, in particolare alla voce Storia di un giovane che sente l'urgenza di andarsene. e se ce lo mandassimo noi? - i miei complimenti, davvero -

la breve frase a commento è ovviamente tratta dall'immancabile - per noi neogenerazioni che cercano di avere con la realtà il minor contatto possibile - Santa Maradona, nella persona di Libero de Rienzo (wooo, wooo....bis!)

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