Come il prezzemolo da Basilico.

Ieri inaugurazione della mostra di Gabriele Basilico al Palazzo delle Stelline.
La mostra è su Istanbul, lui è uno dei fotografi di architettura del mio cuore e i suoi bianchi e neri mi lasciano (quasi) sempre senza fiato. Lì ce ne sono tre che vorrei aver scattato io, ad esempio.

E' stato un caso ch'io sia riuscita ad entrare perché
senza biglietto e c'era tutta la milano bene accalcata davanti alle foto panoramiche a dire "io son stato qui e poi qui e poi".
La mostra stava tutta in una stanza e in quella affianco c'era un sacco di gente e non capivo e poi ho visto Basilico e ho capito che la gente era accalcata addosso a lui. C'era una stanza per le foto e una per lui. La progettazione degli allestimenti museali prende una svolta sociologica considerevole.



Poi per fortuna si è arrivati al buffet, che c'era, e non era nemmeno male, essendo la mostra ufficialmente a invito. Frittatine, ciotoline microbiche e molto chic di mascarpone, noci e insalata e un sacco di bottiglie di spumanete. Ovviamente per guadagnarsele c'era da fare una coda che manco l'iphone4.

E poi ho finalmente imparato qualcosa. A una mostra di Basilico ho scoperto che mi piace la fotografia di Franco Fontana, che fotografa a colori eppure riesce a emozionare, che ha uno spessore che (mi azzardo ignorantemente a dire) pochi italiani hanno.

Adesso potete insultarmi.

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