è nata.
Triennale Bovisa, bullone su bullone, è sorta ed ora vive e vegeta. Più vegeta che vive data l'affluenza (limitatissima) ai suoi eventi. (oltretutto constante di vecchie signore giunte nel nostro angolo d'inferno direttamente dal centro di milano).
ma dicevamo.
questa doveva essere LA NOSTRA TRIENNALE.
o almeno, così ne avevano scritto:
Uno spazio di oltre 1400 mq destinati a esposizioni ed eventi, cui si aggiungono
altri 500 mq per il bookshop, la ristorazione e i servizi al pubblico.
Triennale Bovisa nasce come il luogo dell’innovazione e della creatività, un territorio
libero da condizionamenti destinato soprattutto ai giovani, dove realizzare grandi
mostre d’arte contemporanea, concerti, rassegne cinematografiche, attività
culturali e sociali. Un progetto che è il frutto della volontà e dell’impegno collettivo
di imprenditori e amministratori; il segno tangibile di una città che cambia, sotto la
spinta di un nuovo rapporto tra i cittadini, il territorio e la produzione, sempre più
legata alle idee, all’innovazione, alla diffusione dei saperi.
poi l'inaugurazione, e l'ingresso contentito soltanto ai VIP.
qualche giorno dopo, entro per chiedere il costo del biglietto. 6 euro. nessuno sconto per gli studenti della bovisa.
bleah.
1 commento:
credo che ci siano delle convezioni con il poli. Recentemente una mail diceva di ingresso a 5 euro o qualcosa di simile.
Personalmente, la bovisa mi sembra stalingrado, durante l'assedio crucco. Triste e decadente, con o senza triennale.
Per ora rimane un quartiere di spedizionieri.
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