giusto per rompere le palle: Dies Natalis Solis Invicti

Letteralmente natale significa "nascita". La festività del Dies Natalis Solis Invicti ("Giorno di nascita del Sole Invitto") veniva celebrata nel momento dell'anno in cui la durata del giorno iniziava ad aumentare dopo il solstizio d'inverno: la "rinascita" del sole. Il termine solstizio viene dal latino solstitium, che significa letteralmente "sole fermo" (da sol, "sole", e sistere, "stare fermo").

Infatti nell'emisfero nord della Terra tra il 22 e il 24 dicembre il sole sembra fermarsi in cielo (fenomeno tanto più evidente quanto più ci si avvicina all’equatore). In termini astronomici, in quel periodo il sole inverte il proprio moto nel senso della "declinazione", cioè raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale. Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Si verificano cioè la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno. Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad aumentare e il buio della notte a ridursi fino al solstizio d’estate, in giugno, quando avremo il giorno più lungo dell’anno e la notte più corta. Il giorno del solstizio cade generalmente il 21, ma per l’inversione apparente del moto solare diventa visibile il terzo/quarto giorno successivo. Il sole, quindi, nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più debole quanto a luce e calore, pare precipitare nell’oscurità, ma poi ritorna vitale e "invincibile" sulle stesse tenebre. E proprio il 25 dicembre sembra rinascere, ha cioè un nuovo "Natale". Questa interpretazione "astronomica" può spiegare perché il 25 dicembre sia una data celebrativa presente in culture e paesi così distanti tra loro. Tutto parte da una osservazione attenta del comportamento dei pianeti e del sole, e gli antichi, per quanto possa apparire sorprendente, conoscevano bene gli strumenti che permettevano loro di osservare e descrivere movimenti e comportamenti degli astri.

Wikipedia: Sol Invictus


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a christmas' post

il bello del natale e' che arriva. senza albero, senza addobbi, senza canzoncine (che non siano quelle di Elio). anche se babbo natale l'ha inventato la coca cola e i parenti ti stanno tutti sulle balle. anche così, il natale arriva. ed e' Socor che mi porta in libreria, la Momix che fa il tiramisu', Vincio che manda messaggi d'aiuto dalla schiavitu' del suo parentame. e la kika che mi fa un regalo preziosissimo e inaspettato. grazie a voi, che mi avete dato il natale anche quest'anno.

Siamo fatti così

Giusto per chiarire un concetto e fissarlo a imperitura memoria: io non mi auguro che Berlusconi muoia, non mi auguro che qualche terrorista lo faccia saltare in aria, non mi auguro che la gente lo massacri di botte. Berlusconi ha il sacrosanto diritto di dire, sotto forma di metafora e/o con azioni concrete, che l'Italia è un paese sottosviluppato (...)
365 albe 364 tramonti: Un paese di piccoli Berlusconi


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l'intelligenza


No-B day
Se Cícero ainda vivesse entre vós, italianos, não diria “Até quando, ó Catilina, abusarás da nossa paciência?”, mas sim: “Até quando, ó Berlusconi, atentarás contra a nossa democracia?” Disso se trata. Com a sua peculiaríssima ideia sobre a razão de ser e o significado da instituição democrática, Berlusconi transformou em poucos anos a Itália numa sombra grotesca de país e uma grande parte dos italianos numa multidão de títeres que o seguem de rastos sem se aperceberem de que caminham para o abismo da demissão cívica definitiva, para o descrédito internacional, para a irrisão absoluta.
Com a sua história, a sua cultura, a sua inegável grandeza, Itália não merece o destino que Berlusconi lhe traçou com criminosa frieza e sem o menor vestígio de pudor político, sem o mais elementar sentimento de vergonha própria. Quero pensar que a gigantesca manifestação contra a “coisa” Berlusconi, na qual estas palavras irão ser lidas, se converterá no primeiro passo para a libertação e a regeneração de Itália. Para isso não são necessárias armas, bastam os votos. Ponho em vós toda a minha esperança.

Se Cicerone vivesse ancora tra voi, italiani, non direbbe "Fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza?" ma direbbe "Fino a quando, o Berlusconi, attenterai alla nostra democrazia?" Di questo si tratta. Con la sua peculiarissima idea di ragion d'essere e di significato di istituzione democratica, Berlusconi ha trasformato in pochi anni l'Italia in una forma grottesca di paese e una gran parte degli italiani in una moltitudine di marionette che lo seguono da presso senza accorgersi che cammina sull'orlo dell'abisso della dimissione civica definitiva, per discredito internazionale, per irrisione assoluta.
Con la sua storia, la sua cultura, la sua innegabile grandezza, l'Italia non merita il destino che Berlusconi le ha affidato con criminosa freddezza e senza la minima ombra di pudore politico, senza il più elementare sentimento di vergogna propria. Mi piace pendare che la gigantesca manifestazione contro l'"affare" Berlusconi, nella quale queste parole vanno ad essere lette, si convertirà nel primo passo per la liberazione e la rigenerazione dell'Italia. Per questo non sono necessarie armi, bastano i voti. Pongo il voi tutta la mia speranza.

Josè Saramago, letto su O Caderno de Saramago il 07 dicembre 2009.

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arte fotografica



mi affascina la costruzione. la luce. la trama.
mi coinvolge un percorso, un'evoluzione, un viaggio.
è la mia bellezza.
l'architettura mi ha insegnato a cercare il luogo.
la fotografia spesso mi offre il miracolo: ritrovare in un ritratto la stessa struttura, la stessa luminosità, la stratificazione dei materiali vissuti.

La mostra di McCurry al Palazzo della Ragione a Milano è stata occasione ambivalente.
Il luogo mi è molto caro, seppure non vi fossi mai entrata.
Era il centro della Milano medievale, Mercato e Tribunale, poco distante dalla scomparsa basilica di Santa Tecla(discepola di San Paolo e prima femminista della storia biblica, relegata nei vangeli apocrifi).
Questo meraviglioso edificio, che ammicca alla piazza del Duomo pur rimanendo in disparte, è stato il manifesto dell'attività teorica e progettuale del prof. Dezzi Bardeschi (per la polemica in proposito si rimanda all'articolo del corriere della sera).
Mi lascio convincere dagli amici a entrare. L'autore è lo stesso della copertina del libro di foto della Phaidon che vedo ovunque da anni. Mi perseguita, mi vuole.
Mi ci butto, male non farà.
Entriamo: la scala d'ingresso è percorso catartico. Preghiere di critica precedono l'ingresso.
La sala arriva come d'improvviso, una leggera parete nera ostacola l'occhio, lo spazio buio è ampio, in alto.
Gli addetti sembrano confusi, seccati, l'organizzazione con loro non è stata corretta, fanno venire anche a me voglia di trovare argomenti contro l'amministrazione, difetti, pecche, perplessità.
Subito volgo lo sguardo verso la selva di foto. La presentazione è caotica, non c'è un ordine, un senso, un'indicazione. Spesso si rischia di perdere alcune immagini, poste insospettabilmente sul retro di altre.
Sono scettica, scorro la prima sezione, non riesco a essere colpita dalle foto, qualcosa mi sfugge.
Probabilmente sono solo distratta dai supporti delle foto: un intricato sistema di travetti lignei pervade lo spazio sopra le nostre teste, trapuntato di lampade che puntano verso il basso: verso le foto, che sembrano illuminarsi di luce propria.
Dagli stessi supporti scendono sottili cavi ai quali sono agganciate le foto: poliplat nero e pellicola fotografica.
Sono scettica, è tutto così disordinato, non si capisce.
insisto, scorro i ritratti, non me ne piace nessuno. Mi sforzo, mi concentro.










Analizzo la composizione, il colore, la messa a fuoco.
I toni, la luce, insomma, non si può dire non siano belle foto, suvvia.
Poi qualcosa scatta, un volto mi rapisce, e da allora la mostra diventa mia.
In qualche modo, ho guadagnato quello spazio, ho trovato il mio tempo, il mio modo.
Mi inerpico nella selva di foto, godo del viaggio, degli squarci luminosi.
Mi fermo un attimo, volgo lo sguardo.
E lì, capisco.
Capisco e apprezzo.
Quel percorso museale è la vita. Tu vivi, cammini, ti sposti.
Poi ti volti.
E la vedi. Vedi un'immagine che ti colpisce, una bellezza che è lì e che ti chiede solo di essere fotografata.
Questa è l'invenzione geniale dell'esposizione su Steve McCurry al Palazzo della Ragione: riprodurre con un artificio scenico la stessa sorpresa che la vita offre quando incontra la fotografia.

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grazie a Tobi_2008

come se la vita la stessi scansando
come se, ops, cercassi di non vedere, non sentire,
non.

come un pugile che schiva il colpo
come starsene sotto la pioggia
e non sentirla scorrere sul giaccone, sulla faccia, tra le labbra.

grigio dentro e fuori.
dappertutto.

certe frasi che ti impastano il cuore
come calce viva
affondano

non svaniscono
torneranno aspre e indurite
pietre

ma ora no
ora niente
ora solo il colore
grigio
che stempera e scolorisce

tutto.
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Weekend Musicale

è cominciato così, questo weekend.
che è un venerdì sera e tu pensi "pfiù, anche questa settimana è passata" e vorresti solo infilarti tra le coperte e passare così, immobile, tutto il weekend, e poi ti dici "checcavolo, voglio fare qualcosa, divertirmi, uscire!" e così, tac, ti arriva l'invito giusto, al momento giusto.

E' Zurigo Turismo, che ti offre una meravigliosa serata di musica classica a LaVerdi, così, per diffondere la notizia che quest'inverno ci sono dei fantastici pacchetti per andare a sentire i concerti della Tonhalle.
D'accordo, accetto!
Vestitino color panna comprato in quel di Parigi (ahh... Parigi!), stivale nero sobrio (giuro) e un accompagnatore vestito di tutto punto, sono lì in tempo per rubare un pacchettino di Emmental promozionale (buono, soprattutto a stomaco vuoto! :) ).
L'atmosfera d'altri tempi, gli anziani signori che arrancano all'ingresso per non perdere l'inizio, le chiacchiere composte delle coppie nel foyer.
L'Orchestra Sinfonica di Milano conserva il suo contegno e il suo fascino austero.
Il luogo ha un gusto sobrio e favolesco, un teatro nel cuore di Milano, incastonato su un'arteria uscente, ascolta i navigli senza affrontarli direttamente, si attesta nel tessuto cittadino pur non essendone allineato. Un protagonista umile.
La musica arriva subito, l'orchestra vive, respira, il direttore muove gli archetti a un sol tempo, il teatro tutto risuona e freme di vigore. Ma poi.
Poi il rosso e il fervore e il dialogo appassionato.
Un violino, quello di Rahel Rilling, e un violoncello, guidato da Dàvid Adorjàn, trionfano.
Dialogano solerti, si ammiccano, combuttano, poi celebrano, insieme, il meraviglioso brano di Brahms.
Esperienza mistica, questo dialogo amoroso (verrebbe da dire, a noi profani, a noi che nulla sappiamo delle sottili logiche nascoste dietro le note) inebria, incanta.
Si chiude, applausi, applausi. E ancora, applausi.
Seguirà una parte di Schubert (l'orchestra non me ne voglia) piacevole ma non altrettanto spettacolare.
Il mio cuore è rimasto lì, nell'impeto di quel giovane violino femminile, nello sferzo delle braccia che inseguono le corde del violoncello.
La città, dopo quelle armonie, non è più la stessa.
Le luci, l'aria ferma, il silenzio e le voci. Un'altra cosa.
Armonie nascoste, una pace dentro, uno stato di grazia.

Dopo tale maestosa manifestazione d'arte, un silenzio d'un giorno era più che necessario.
Avrei creduto anche più. Avrei lasciato volentieri sedimentare i motivi, gli attimi fermati, le impressioni di una serata musicale d'autunno ancora a lungo.
Eppure.

Eppure stasera esco alla ricerca di un pasto frugale, qualcosa con cui riempire lo stomaco prima del necessario riposo pre-settimanale.
E invece il mio weekend aveva in serbo per me ancora sorprese.

Passo dall'enosud, circolo milanese nascosto sotto la sede di Radio Popolare, conosciuto ai più per le serate di musica etnica, l'atmosfera casalinga, il bigliardino, il giardino in cui vociare per poi essere zittiti dagli speaker.
Quello che io non ricordavo, è che la domenica sera c'è la Jam Session.
E quello che avrei dovuto sapere (perchè sono iscritta alla newsletter e loro queste cose te le dicono) è che stasera c'era una festa di compleanno alle 22.
E così sono arrivata alle 20:45 e mi ha accolto un silenzio sospettoso.
Scendo, trovo Claudia e il Dege e penso "ok, tutto normale".
Però niente musica, umh.
"Ecco, sì, non è ancora cominciato"
"ma cosa?" scendo dalle nuvole, chiaramente.
"La festa, alle dieci"
"Ah, umh, sì. Ma posso mangiare?"
"Sì, ci sono i primi"
"Il farro con la zucca e il Vermentino" Ottimo vermentino, assaggiare per credere.
Mangio, chiacchiero, rubo anche un pezzo di pizza, poi piano piano arrivano le genti, alcuni invitati in anticipo, alcuni amici lì per far chiacchiere.
E quando il bicchiere di vino è già il secondo e c'è stato anche un tentativo di Crème Brulée (di cui vi racconterò) ecco, allora, a sorpresa, iniziano.
E sono, bravi, eh.
E parecchio.
Pianoforte, sax, violino, percussione (non me ne voglia, non saprei dire cosa fosse) e armonica. o sax. non s'è capito, quel tipo suonava di tutto.
Insomma: bella musica, ma tipo che mi sembrava di stare in un film di Woody Allen. In una New York d'altri tempi. Una roba davvero inaspettata. E bella. Tanto, eh.
E attorno chiacchiere di viaggi lunghissimi, di città che dovrebbero amarti e che invece ami tu per necessità o pigrizia, di incontri voluti o capitati e di conoscenze disperse e ritrovate.
Ah, che bel weekend.
Sono quasi contenta che sia finito, tanto è stato bello. :)


Buona settimana a tutti. 

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Le delizie dell'inverno

(sfrutto il mio spazio web per fare pubblicità alla zia, che è tanto brava e buona e mi vuole un sacco di bene)






Il Ristorante Rattattù a San Vito di Gaggiano propone delle serate a tema, con i piatti più buoni dell'inverno: Bollito, Ossobuco, Casseoula e Brasato più una serata di Filetto e una con l'immancabile Paella, ricca dell'ottimo pesce cucinato dallo Chef Savino.

Per tutti gli interessati,  il sito da visitare è : www.rattattu.net

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Il Mondo del Corpo

Fa inorridire il mondo, è uno scienziato tedesco, è macabro, ha cominciato in Cina nel 1996 ed è anche stato sospettato di illegalità.
La sua mostra, Body World, sta facendo il giro del mondo ed è già stata chiusa da più d'un'amministrazione per via della sua "minaccia alla pubblica decenza". 
Il suo nome è Gunther von Hagens (Skalmierzyce10 gennaio 1945) ed è "l'anatomopatologo tedesco inventore della plastinazione, un procedimento che permette la conservazione dei corpi umani tramite la sostituzione dei liquidi con dei polimeri di silicone. Questa tecnica rende i reperti organici rigidi ed inodori, mantenendo inalterati i colori." (wikipedia)
Proveniente dall'ambito scientifico, Hagens si è accorto della bellezza dei corpi umani e ne ha teorizzato una sorta di "anatomia estetica" decidendo di metterla in mostra, in maniera giocosa.
La tecnica della plastinazione prevede che la pelle venga eliminata, insieme al grasso e ai tessuti, i corpi quindi diventano qualcosa di diverso da quello che erano in origine; secondo von Hagens però, qualcosa di altrettanto interessante.
Insieme quindi alla mostra dell'anatomia umana con attenzione a tutti gli organi e tessuti, molta ironia pervade le sue opere. I corpi sono spesso atteggiati come famosi sportivi (vedi foto sopra) o ancora come musicisti o personaggi famosi oppure ritratti in momenti particolari.
Nella foto qui sotto vedete un abbraccio ginnico che sembra lasciare spazio a interpretazioni filosofiche, come se nel venirsi incontro lui e lei lasciassero indietro parti di sè, come se la scienza potesse toccare l'arte, e far riflettere.


Riflettere sul nostro essere sangue, muscoli e nervi, in fondo solo un corpo umano.
Umano, troppo umano, come diceva un altro tedesco un secolo fa.
Forse un invito a prenderci meno seriamente e a guardare le cose da un'altra prospettiva.


Ciononostante alcuni sembrano non apprezzare le sue opere, al punto da accusarle di violare la pubblica decenza (Ausburg, Germania), e in quell'occasione l'autore, per protesta, ha segato la sua opera (foto dell'opera in questione, qui).  
Altri invece sembrano trovarlo assolutamente innovativo e affascinante, e la sua mostra "Body World e il ciclo della vita" sta facendo il giro del mondo, bissando il successo della prima, BodyWorld, che ha toccato  Giappone, Germania, Austria, Svizzera, Regno Unito, Canada, Stati Uniti e Corea.
E' piaciuta anche al cinema e nella mostra dell'autore, inoltre, è stata girata una scena di 007 - Casinò Royale.


Noi ci auguriamo che arrivi anche in Italia, così che i curiosi possano essere soddisfatti, ma se così non fosse, i più desiderosi possono raggiungerla a Zurigo, informazioni per raggiungerla sul sito di Turismo Zurigo.








fonti:
http://www.cafebabel.com/eng/article/23835/il-corpo-come-materia-gunther-von-hagens-e-la-plastinazione.html
http://www.artsblog.it/post/3359/la-copula-dei-cadaveri-di-gunther-von-hagens

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parole da Nobel





Non lontano dal mare, in via Amirim, vive da solo un certo signor Albert Danon. Adora le olive e i formaggi salati. E' un uomo gentile, di mestiere ragioniere. Qualche tempo fa - era mattina - un cancro alle ovaie si è portato via sua moglie Nadia. Ma ne ha lasciato i vestiti, una toeletta, tovagliette finemente ricamate. L'unico loro figlio, Enrico David, è andato a salire la china in Tibet.

Bat Yam: qui è una mattina d'estate calda e madida, ma già sera su quelle montagne. Una foschia bassa striscia fra i crepacci e un vento stridulo geme come bestia. Luce che muore e più muore più somiglia a un brutto sogno.

Ora il sentiero si biforca: una via è ripida, l'altra piana. Eppure la carta non segna bivio alcuno. Visto che la sera avanza e il vento sferza con una grandine cattiva, Rico deve scegliere d'istinto se imboccare la via più breve o quella più facile.
                                                               Amos Oz, Lo stesso mare
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MILANO NERA

Articolo di Davide Milosa, cronista del quotidiano City


Da Corvetto a Ponte Lambro

Tutto il potere di 13 clan


Malavita La mappa dei clan italiani che da piazzale Corvetto fino a Ponte Lambro gestiscono gli affari illegali. Su tutti il traffico di droga. Tra questi anche gli zingari abruzzesi di via Bonfadini che ricettano auto rubate.
Nenè lo hanno arrestato su un motorino rubato in piazza Gabrio Rosa. Piazza di spaccio e malavita al quartiere Corvetto. Nenè, 18 anni da poco, scorza da "bravo ragazzo" cresciuto nel mito dei grandi boss di Cosa nostra come i Fidanzati, coi motorini ci fa cassa. Li ruba e li rivende agli zingari italiani di via Bonfadini. Quando lo hanno preso ha detto solo "bravi", poi non ha più parlato. In batteria sta coi Famà. E come loro scambia il vandalismo con la forza. Tira sera nei bar di via dei Cinquecento e davanti ai palazzi di via Pomposa. "Ritrovi per balordi", dice la polizia. Ritrovi come tanti se ne contano tra il Corvetto, viale Molise e Ponte Lambro, dove la mala italiana gode ottima salute e stringe alleanze con gli stranieri.Nuovi e vecchi bossLa coca resta il business del momento. Al Corvetto in molti si dividono la torta. I più attivi sono gli uomini della cosca Schettino. Napoletani d'origine, gestiscono lo spaccio dai palazzi di via dei Cinquecento. Campano è anche il clan Lionelli di piazza Angilberto. Uno dei capi è in carcere dopo essere stato arrestato nella sua villa di via Polesine. Qualche traversa più in là opera l'alleanza Marillo-Caputo. Patto di sangue sancito da due sorvegliati speciali, che gestiscono gli affari ai tavolini dei bar di via dei Panigarola. Ai caffè di piazzale Ferrara, il clan calabrese Vancini è un'istituzione. Come anche i pugliesi D'Apote che fanno base in via Mompiani, ma i cui contatti si allargano fino a piazzale Lotto. Ex miliziani di BelgradoIl filo nero che cuce gli affari illegali del Corvetto coinvolge anche ex miliziani serbi. Gente di Belgrado, sposata con donne italiane e specializzata in rapine a mano armata. Di armi si occupa pure il gruppo di albanesi che vive in via San Dionigi. Centrale delle auto rubateE così il milieu criminale che scorre nascosto dal traffico della circonvallazione si allunga verso via Bonfadini. Il civico 39 è il regno delle auto rubate, cui contribuiscono i ragazzi del Corvetto. Una settimana fa tre di loro sono stati arrestati mentre ne spingevano una dentro al campo. Negli anni Ottanta qui comandavano gli Udorovich, zingari slavi. Oggi gli zingari hanno accenti abruzzesi. Sei famiglie unite in un solo clan. Qui confluiscono le auto rubate da tutta Milano. Berline di lusso, i cui pezzi vengono rivenduti anche alle carrozzerie. Gli anziani si occupano della ricettazione, mentre i giovani spacciano davanti ai bar di via Cadibona e piazza Bologna. Poco più in là, tra via Tommei e via del Turchino, i napoletani lavorano coi catanesi di piazzale Cuoco, legati al boss Nitto Santapaola. Nuove alleanzeStorie criminali che si snodano sullo sfondo dell'Ortomercato e terminano tra le case popolari di via Uccelli di Nemi a Ponte Lambro, dove le ultime generazioni del clan calabrese degli Archi vivacchiano tra spaccio e rapine. Qui, però, è la camorra a scrivere le regole. Su tutti il clan Costanzo che oltre alla droga ricicla nella ristorazione e nel settore delle auto. Attivi nelle rapine i Di Maio di via Rilke, dove si registra una nuova alleanza tra uomini di Cosa nostra e della Sacra corona unita.


che bello cercare casa a Milano..

videomania




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la vacanza è uno stato mentale

ascolto racconti di albatros su coste del nord spagnolo,

oceani freddissimi e travolgenti giù nell'algarve,
e posso toccare i piedi che hanno danzato sette notti di fila all'andancas,
sento il rumore dell'oceano che macina onde giganti,
vedo isolotti sperduti su cui abbandonarsi a fare l'amore.

sono davvero con loro, nei loro viaggi.
è come leggere un romanzo ed essere nelle parole di un libro.
io sono negli sms estasiati, nelle chat rubate, nelle emozioni di un viaggio che non è
se non condivisione.

una qui, l'altro qui.

ed io nella mia stanza a rimpinzare uno zaino già colmo
di altri libri, matite, magliette scovate dietro scaffali
nel processo olistico della partenza

anche se avrei ancora da lavorare.
ma la vacanza è uno Stato mentale.
e io ci sono già arrivata.
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addio jacopino.

milano d'estate è golosa di cinema

Cinema Anteo, poi Apollo.

Il cinema d'essai a Milano, da sempre.
Quest'anno compie trent'anni, e li festeggia con tutti i più bei film proiettati.
Un'occasione più unica che rara di vedere tutto quello che vi siete persi.
Oppure il vostro film preferitissimo proiettato grande e grosso in uno dei cinema più comodi di milano(IMHO).
Insomma: informatevi! :)

il programma in pdf: qui.
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una cartolina da Zurigo


una cartolina da Zurigo, originally uploaded by kika13.

made in Kika

una kika per amica!


kika-faccia, originally uploaded by zurigoturismo.

zurigo,
max, fox, zioburp.
e la kika.

ma come farei senza? :)

24 luglio 2009

torte mancate,

una maglietta blu,
regali come piovesse.
una danza di corteggiamento con un'amica speciale.

risate aperte, come bottiglie
donate e poi condivise.

musica palpabile di corde antiche,
voci unite in cori composti
e il pensiero che vola con le note.

poi ancora bicchieri versati,
cerchi di voci e di racconti.

un tavolo come un'isola,
deriva di noi sopravvissuti.

poi il viaggio, l'arrivo
tre livelli di svago
abbracci d'amore
sorrisi d'affetto
danze di liberazione.

niente è come
rino gaetano nello stereo di un bulgar
o
il canto che risuona nella corte milanese
l'ebbrezza condivisa

e poi l'alba che ci coglie
un frutto per addormentarsi
e ringraziare
il mio ventiseiesimo anno.




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28 e 29 luglio a Zurigo, most liveable city 2009.


Save the Date.


Il 28 e 29 Luglio andrò con Kika, Max e Foxarts a Zurigo, su gentile invito dello Zio Burp.
Il viaggio è un'occasione proposta da Ambito5 per incentivare il turismo a Zurigo, per conto dei ZurigoTurismo.com.


Perchè ci vado?
Perchè è una città svizzera e non ne abbiamo (noi Roi) mai viste.
Perchè ci ho fatto scalo con l'aereo e ho visto verde a perdita d'occhio ed era agosto.
Perchè è una città contemporanea (architettonicamente parlando) e molto all'avanguardia.
Ma soprattutto perchè quest'anno, secondo Monocle, è la "Most Liveable City".

Come alcuni di voi sanno, l'anno scorso mi sono perdutamente innamorata di Copenhagen, dopo aver visto la sorella Stoccolma.
E tornando, ho ritrovato il numero di Monocle di quel mese che la eleggeva a città più vivibile del 2008.
Ed è stato bellissimo trovare tra quelle pagine riscontro della civiltà, dell'ottima mobilità, del clima soleggiato, della vita underground che io stessa avevo sperimentato.

Quest'anno la stessa rivista rivaluta i propri criteri ed elegge Zurigo.
Perchè?
Se l'anno scorso era solo al 4° posto, quest'anno stravince con la sua puntualità, attenzione climatica e i suoi piani urbani.
Da architetto non posso che rimboccare le maniche e andare a scovarli tutti, questi piani, insieme con la qualità della vita che non dubito essere altissima.

Ovviamente qui la sfida si fa sempre più ardua: le mie povere tasche languono come sempre, e quindi toccherà scoprire le meraviglie della città lacustre senza svenarsi.
Ce la faranno i nostri eroi?

Seguiranno aggiornamenti e informazioni, in questo conto alla rovescia.


p.s. intanto ho scoperto che esiste una torta zurigo: già mi piace! :D




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Zurigo & l'Arte

Città ricca di Storia Dada, ci sarà solo da cominciare la caccia alle tracce più interessanti di questo assurdo movimento culturale.
E di molti altri!

non è possedere.


amare è





desiderare.
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tutti invitati venerdì 24



buon cinema al duomo



Dove

cortile di palazzo reale


Quando

dal 17 luglio al 30 agosto
alle 21h30


Quanto

3 euri





Tema "il potere" per un cineforum molto posh quest'anno a palazzo reale. Nel cortile del centralissimo palazzo milanese si susseguiranno tutti i venerdì, sabato e domenica una serie scelta di proiezioni d'autore. A differenza delle proiezioni di Triennale Bovisa, avanguardistiche, e di quelle della rassegna Arianteo, sponsorizzata da Anteo e Apollo Spazio Cinema, questa proposta ha un unico tema e una selezione di pellicole interessanti e difficilmente visibili.

Grazie all'Assessore.


Io segnalo il prossimo sabato Quarto Potere (Orson Welles, 1941), domenica Good Night and Good Luck (George Clooney, 2005) e venerdì 24 luglio Thank You for Smoking (Jason Reitmanm 2005), che devo ancora vedere, e con quale mi piacerebbe celebrare il mio compleanno. Ma sto valutando il significato simbolico della vicenda. Vi faremo sapere.

il programma completo sul sito del comune di milano



intraducibile.

Cascando

1

why not merely the despaired of
occasion of
wordshed

is it not better abort than be barren

the hours after you are gone are so leaden
they will always start dragging too soon
the grapples clawing blindly the bed of want
bringing up the bones the old loves
sockets filled once with eyes like yours
all always is it better too soon than never
the black want splashing their faces
saying again nine days never floated the loved
nor nine months
nor nine lives

2

saying again
if you do not teach me I shall not learn
saying again there is a last
even of last times
last times of begging
last times of loving
of knowing not knowing pretending
a last even of last times of saying
if you do not love me I shall not be loved
if I do not love you I shall not love

the churn of stale words in the heart again
love love love thud of the old plunger
pestling the unalterable
whey of words

terrified again
of not loving
of loving and not you
of being loved and not by you
of knowing not knowing pretending
pretending

I and all the others that will love you
if they love you

3

unless they love you


Samuel Beckett, 1936


from Collected Poems in English and French, S. Beckett, Grove Press, Inc. N.Y. 1977

toru e midori.

"Ma un giorno pensai: io riuscirò a trovare qualcuno che mi ami al cento per cento ogni giorno della vita. L'ho deciso quando ero al quinto o sesto anno delle elementari."
"Incredibile, e ci sei riuscita?"
"Beh, non è facile. Forse per via del fatto che ho aspettato tanto a lungo, io cerco qualcosa di assolutamente perfetto. Perciò non è facile."
"Un amore perfetto?"
"No, nemmeno io aspiro a tanto. Mi basterebbe poter fare i capricci. Questa perfetta libertà. Mettiamo che io ti dicessi: 'Ho voglia di mangiare torta di fragole' e che tu lasciassi perdere tutto il resto per correre a comprarla. Tu ritorni col fiatone e dici: 'Ecco,Midori, la tua torta di fragole' e io rispondo: 'Ah, ma adesso non mi va più', e la butto dalla finestra. Ecco, è questo quello che cerco."
"A me sembra che questo non c'entri niente con l'amore.", dissi io esterefatto.
"C'entra e come. E' solo che tu non lo sai. A volte per una donna queste cose sono molto importanti."
"Cosa? Scagliare torte di fragole fuori dalla finestra?"
"Anche. In un caso del genere vorrei che lui mi dicesse: 'Ho capito, Midori. Avrei dovuto immaginare da solo che ti sarebbe passata la voglia di torta di fragole. Sono uno stupido, senza spina dorsale, una merda di cavallo. Per farmi perdonare andrò subito a comprare qualche altra cosa. Cosa vorresti? Una mousse al cioccolato, una cheesecake?' "
"E allora?"
"Lo amerei quanto merita per quello che ha fatto per me."
"Mi sembra un ragionamento piuttosto folle."
"Però per me l'amore è questo. Anche se nessuno mi capisce." - disse Midori scrollando leggermente la testa sulla mia spalla - "Per un certo tipo di persona l'amore comincia anche da cose terribilmente piccole o addirittura triviali, o non comincia affatto".




colonna sonora:
Night Time, The xx



"Ehi..Ehi..mi senti? Dì qualcosa" disse Midori, la testa ancora sepolta nel mio petto. 
"Che cosa?".
"Quello che vuoi, purchè sia qualcosa che mi faccia sentire meglio". 
"Sei molto carina". 
"Midori", suggerì lei, "mettici anche il nome".
"Sei molto carina, Midori", corressi. 
"Molto quanto?". 
"Tanto da far crollare le montagne e prosciugare i mari". 
Lei sollevò la testa e mi guardò. 
"Sai che le espressioni che usi tu sono assolutamente uniche?", disse. 
"Solo tu mi capisci davvero", dissi ridendo.
"Dimmi qualcosa di ancora più carino".
"Mi piaci tanto, Midori".
"Tanto quanto?".
"Tanto quanto un orso in primavera".
"Un orso in primavera?", chiese lei sollevando di nuovo la testa, "come sarebbe un orso in primavera?".
"Un orso in primavera.. allora, tu stai passeggiando da sola per i campi quando ad un tratto vedi arrivare nella tua direzione un orso adorabile dalla pelliccia vellutata e dagli occhi simpatici, che ti fa: 'senta signorina, non le andrebbe di rotolarsi un po' con me sull'erba?'. Tu e l'orsetto vi abbracciate e giocate a rotolare giù lungo il pendio tutto ricoperto di trifogli per ore e ore. Carino, no?".
"Carinissimo".
"Ecco, tu mi piaci tanto così".





Norwegian Wood (Tokyo Blues), Haruki Murakami

ruota buca :(

stare con te


extra: mabbeviamocisopra, originally uploaded by kika13.

menomalechec'è la kika..


stare con te
condividere il sollievo per la fine della giornata
la bistecca della mamma
i pomodori con il limone e l'aceto

e poi la tristezza, la liberazione, l'affanno, la crescita.


poi riempirsi un bicchiere di rhum
e un altro
e un altro

giocarci mentre tu mi fotografi
mentre mi ordini, mi trucchi, mi disegni con lo sguardo

a te
grazie :*

#iranelection



He came to my shop around 10.30am. You could tell straight away that he had just been released. His face was bruised all over. His teeth were broken and he could hardly open his eyes.

He was not even into politics. He was just an ordinary 18-year-old in the last year of school. Before the election he came to me and asked how he should vote. He looks up to me. His father is an Ahmadinejad supporter.

He had gone home directly after his release, but his father did not let him in. He didn't mention he had been raped. At first, he didn't tell me either. It was the doctor who first noticed it and told me.

When he came to my shop he collapsed in a chair. He said he had nowhere to go and asked if he could stay with me. I called a friend of mine who is a doctor to come home and see him. Then I brought him home.

His shoulder blades and arms were wounded. There were some slashes on the face. No bone fractures, but he was bruised all over the body. I wanted to take some photos but he did not let me. The doctor said only four of his teeth were intact, the rest were broken. You could hardly understand what he said.

Then the doctor told me what had happened. He had suffered rupture of the rectum and the doctor feared colonic bleeding. He suggested we take him to the hospital immediately.

They registered him under a false name and with somebody else's insurance. The nurses were crying. Two of them asked what sort of beast had beaten him up like that. He was a broken man. He told us not to waste our money on him, and that he would kill himself.

He was arrested in Shiraz on 15 June, the Monday after the election. Some sturdy young men made a human shield around the demonstrators. He was among them. He said he managed to hit some of the anti-riot police. But then they caught him and beat him up.

"I was kept in a van till evening that day and then transferred to a solitary cell where I was kept for two days," he said. "Then I was repeatedly interrogated, beaten and hung from a ceiling. They call it chicken kebab. They tie your hands and feet together and hang you from the ceiling, turning you around and beating you with cables.

"They gave us warm water to drink and one meal a day. Repeated smacking was a regular punishment. In interrogations, they kept on asking if I was instructed from abroad. I believed I was going to be sent from the detention centre to prison. But they sent me to where they called Roughnecks' Room. There were some other youths of my age in there. I asked a guard why I am not sent to prison and the reply was: 'You have to be our guest for a while.'

"I refused to confess during interrogations. They said: 'Ask your friends what we'll do to you if you don't co-operate.' Others in the room were also arrested on 15 June. I was tempted to confess at this point but I didn't. On the third and fourth day, they beat me up again. They insisted we were instructed from abroad. I kept on saying we were only protesting for our votes.

"It was on Saturday or Sunday that they raped me for the first time. There were three or four huge guys we had not seen before. They came to me and tore my clothes. I tried to resist but two of them laid me on the floor and the third did it. It was done in front of four other detainees.

"My cell mates, especially the older one, tried to console me. They said nobody loses his dignity through such an act. They did it to two other cell mates in the next days. Then it became a routine. We were so weak and beaten up that could not do anything.

"Then the interrogations started again. They said: 'If you don't come to your senses we will send you to Adel Abad [another prison in Shiraz] to the pederasts' section so that you receive such treatment every day.' I was so weak I did not know what to say. Then they asked for my contacts. I told them I had no contacts and I was informed about the demonstrations through the internet.

"The same routine was continued till this morning when I was released. In the last week, there was no interrogation, no beating. Only rape and solitary confinement."

This is what he recounted. But he couldn't articulate quite like this. He was in much physical and mental pain as he talked. I asked him to tell his story in the hope of making a difference to those still detained.





Esfandiar Poorgiv
guardian.co.uk, Wednesday 1 July 2009 16.46 BST
Article history
• Esfandiar Poorgiv is a pseudonym.

interrogativi

E io rimasi lì a chiedermi se l'imbecille ero io... che la vita la prendevo tutta come un gioco, o se era lui... che la prendeva come una condanna ai lavori forzati, o se lo eravamo tutti e due.
Amici Miei, Mario Monicelli, 1975

Jude: Doesn't really matter, you know, what kind of nasty names people invent for the music. But, uh, folk music is just a word, you know, that I can't use anymore. What I'm talking about is traditional music, right, which is to say it's mathematical music, it's based on hexagons. But all these songs about, you know, roses growing out of people's brains and lovers who are really geese and swans are turning into angels - I mean, you know, they're not going to die. They're not folk music songs. They're political songs. They're already dead. You'd think that these traditional music people would - would gather that mystery, you know, is a traditional fact, you know, seeing as they're all so full of mystery.
Keenan Jones: And contradictions.
Jude: Yeah, contradictions.
Keenan Jones: And chaos.
Jude: Yes, it's chaos, clocks, and watermelons - you know, it's - it's everything. These people actually think I have some kind of, uh... fantastic imagination. It gets very, uh, lonesome. But traditional music is just, uh... it's too unreal to die. It doesn't need to be protected. You know, I mean, in that music is the only true valid death you can feel today, you know, off a record player. But like everything else in great demand, people try to own it. Has to do with, like, uh, the purity thing. I think its meaninglessness is holy. Everybody knows I'm not a folk singer.



i'm not there, todd haynes, 2007

matrimonio updates

abbiamo:
-vestito
-scarpe
-scialle

ci manca:
-borsa
-acconciatura
-compagnia

lo psiconano imperversa.

ma la gente dov'è?
dove siamo noi votanti?

lettera a beppe grillo

BERLUSCONI E LA SOMIGLIANZA CON AL CAPONE

di G.


Caro Grillo,molti paragonano Berlusconi a Mussolini, ma io oggi sono andato a vedere il profilo su wikipedia di Al Capone:
ci sono delle somiglianze incredibili:
- soldi illeciti o di dubbia provenienza investiti in cose lecite
- impossibilità di incastrarlo in nessun modo.
- la grande crisi del 29
- le opere di bene da una parte (vedi immondizie terremoto ecc. del nostro) e le illecite dall'altra.
- Caponeville (Villa Certosa)
- non aveva nulla di intestato e agiva sempre tramite prestanome
- Al Capone fu incastrato per pura fortuna grazie a un minuscolo bigliettino (Mills? Noemi? o qualcosa che deve ancora venire?)
- provo' e quasi riuscì a corrompere la giuria popolare (il nostro ha scelto una via diversa: il lodo Alfano)
- subì una pena ridicola al confronto di tutti i fatti a lui attribuiti .
- morì causa di una forma di demenza (lo dice già Veronica) causata dalla sifilide (malato anche lui di sesso?)

resistenza iraniana

è bello vedere come oggi l'intelligenza umana abbia fatto di applicazioni facete strumenti necessari di lotta civile.

more info:

non facciamo i porci (comodi)

e andiamo a votare!

beppe grillo accusa berlusconi e la sua politica che è diventata tette e culi e ville al mare.
per chi ancora crede che votare sia una cosa seria.

Il 6 e il 7 giugno la maggior parte degli italiani penserà di dover votare per l'abrogazione della legge Merlin. Sesso libero e viagra per tutti in villa chiusa. Una vita che non è mai tardi a spese dello Stato. Ballerine di flamenco. Menestrelli e ragazze manager del proprio corpo. Oggi manager un po' zoccole, domani deputate e ministri. Il voto europeo si è trasformato in un referendum per la scopata libera, pubblica e senza età. Non esistono più le minorenni, ma ragazze con meno di 18 anni. Non ci sono più i vecchi porci, ma trombanti facoltosi. Nella scheda elettorale al posto del simbolo del PDL, il cittadino cercherà un bel culo. L'orgia come destino patrio. Il baccanale al posto della festa della Repubblica. Non siate parrucconi, buttatevi anche voi nel mucchio selvaggio. Ne uscirete trasfigurati. La crisi è scomparsa. L'Europa è svanita, vaporizzata. La corruzione di Mills, e soprattutto i motivi della sua corruzione da parte dello psiconano, fanno parte di un'altra epoca. L'Italia è un porno shop. Corrotti, corruttori, papponi e puttane. E' facile farsi tentare, si annulla il pensiero e si vende la propria dignità. All'estero ci temono. Il politico italiano è peggio della peste suina. Topolanek, ex premier della Repubblica Ceca, pisello on air e ragazze in topless, sputtanato a vita. L'ex moglie di Mills, ministro del governo Blair, costretta a dimettersi a causa delle frequentazioni del marito con Testa d'Asfalto. Ora arriva il G8. Sarà a porte chiuse, cosa succederà dietro a quelle porte? Gemiti e amplessi con il traduttore simultaneo? Nudi sulle rovine del terremoto.
Lo psiconano è come la maga Circe, tramuta le persone in porci. Non fa una gran fatica. In fondo, il porco che è in noi è un istinto primordiale.
Il 6 e il 7 giugno mettetevi davanti a uno specchio e ripetete: "Io non sono un porco", per gli uomini o "Io non sono una porca", per le donne. Subito dopo andate a votare. Per le amministrative le Liste Civiche a Cinque Stelle, per le europee Sonia Alfano e Luigi De Magistris indipendenti nell'Italia dei Valori. Vi sentirete meglio, puliti dentro, leggeri. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

"PURTROPPO NELLA STORIA È SEMPRE CAPITATO CHE LA CHIESA NON SIA STATA CAPACE DI ALLONTANARSI DA SOLA DAI BENI MATERIALI, MA CHE QUESTI LE SIANO STATI TOLTI DA ALTRI; E CIÒ, ALLA FINE, È STATO PER LEI LA SALVEZZA".

JOSEPH RATZINGER


elezioni europee#2

chi? cosa? come?


ecco, domani tocca saperne qualcosa,
e allora corriamo ai ripari.

escludiamo, innanzitutto, gli impresentabili.
c'è poi l'elenco del pd,
da cui mi sento di salvare la Toia.

son mica sicura però.

che fare?


dalla lista dei Comunisti, non saprei bene..