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Non lontano dal mare, in via Amirim, vive da solo un certo signor Albert Danon. Adora le olive e i formaggi salati. E' un uomo gentile, di mestiere ragioniere. Qualche tempo fa - era mattina - un cancro alle ovaie si è portato via sua moglie Nadia. Ma ne ha lasciato i vestiti, una toeletta, tovagliette finemente ricamate. L'unico loro figlio, Enrico David, è andato a salire la china in Tibet.
Bat Yam: qui è una mattina d'estate calda e madida, ma già sera su quelle montagne. Una foschia bassa striscia fra i crepacci e un vento stridulo geme come bestia. Luce che muore e più muore più somiglia a un brutto sogno.
Ora il sentiero si biforca: una via è ripida, l'altra piana. Eppure la carta non segna bivio alcuno. Visto che la sera avanza e il vento sferza con una grandine cattiva, Rico deve scegliere d'istinto se imboccare la via più breve o quella più facile.
Amos Oz, Lo stesso mare
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