toru e midori.

"Ma un giorno pensai: io riuscirò a trovare qualcuno che mi ami al cento per cento ogni giorno della vita. L'ho deciso quando ero al quinto o sesto anno delle elementari."
"Incredibile, e ci sei riuscita?"
"Beh, non è facile. Forse per via del fatto che ho aspettato tanto a lungo, io cerco qualcosa di assolutamente perfetto. Perciò non è facile."
"Un amore perfetto?"
"No, nemmeno io aspiro a tanto. Mi basterebbe poter fare i capricci. Questa perfetta libertà. Mettiamo che io ti dicessi: 'Ho voglia di mangiare torta di fragole' e che tu lasciassi perdere tutto il resto per correre a comprarla. Tu ritorni col fiatone e dici: 'Ecco,Midori, la tua torta di fragole' e io rispondo: 'Ah, ma adesso non mi va più', e la butto dalla finestra. Ecco, è questo quello che cerco."
"A me sembra che questo non c'entri niente con l'amore.", dissi io esterefatto.
"C'entra e come. E' solo che tu non lo sai. A volte per una donna queste cose sono molto importanti."
"Cosa? Scagliare torte di fragole fuori dalla finestra?"
"Anche. In un caso del genere vorrei che lui mi dicesse: 'Ho capito, Midori. Avrei dovuto immaginare da solo che ti sarebbe passata la voglia di torta di fragole. Sono uno stupido, senza spina dorsale, una merda di cavallo. Per farmi perdonare andrò subito a comprare qualche altra cosa. Cosa vorresti? Una mousse al cioccolato, una cheesecake?' "
"E allora?"
"Lo amerei quanto merita per quello che ha fatto per me."
"Mi sembra un ragionamento piuttosto folle."
"Però per me l'amore è questo. Anche se nessuno mi capisce." - disse Midori scrollando leggermente la testa sulla mia spalla - "Per un certo tipo di persona l'amore comincia anche da cose terribilmente piccole o addirittura triviali, o non comincia affatto".




colonna sonora:
Night Time, The xx



"Ehi..Ehi..mi senti? Dì qualcosa" disse Midori, la testa ancora sepolta nel mio petto. 
"Che cosa?".
"Quello che vuoi, purchè sia qualcosa che mi faccia sentire meglio". 
"Sei molto carina". 
"Midori", suggerì lei, "mettici anche il nome".
"Sei molto carina, Midori", corressi. 
"Molto quanto?". 
"Tanto da far crollare le montagne e prosciugare i mari". 
Lei sollevò la testa e mi guardò. 
"Sai che le espressioni che usi tu sono assolutamente uniche?", disse. 
"Solo tu mi capisci davvero", dissi ridendo.
"Dimmi qualcosa di ancora più carino".
"Mi piaci tanto, Midori".
"Tanto quanto?".
"Tanto quanto un orso in primavera".
"Un orso in primavera?", chiese lei sollevando di nuovo la testa, "come sarebbe un orso in primavera?".
"Un orso in primavera.. allora, tu stai passeggiando da sola per i campi quando ad un tratto vedi arrivare nella tua direzione un orso adorabile dalla pelliccia vellutata e dagli occhi simpatici, che ti fa: 'senta signorina, non le andrebbe di rotolarsi un po' con me sull'erba?'. Tu e l'orsetto vi abbracciate e giocate a rotolare giù lungo il pendio tutto ricoperto di trifogli per ore e ore. Carino, no?".
"Carinissimo".
"Ecco, tu mi piaci tanto così".





Norwegian Wood (Tokyo Blues), Haruki Murakami

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