risveglio.
mi piacerebbe poter dire che le cose cambiano.
ma non e' cosi'.
io sono dall'altra parte del mondo, fiduciosa che laggiu' dalle parti della Bovsa qualcuno si stia preoccupando di me.
illusa.
meno male che qua le cose vanno meglio.
stamattina ho fatto delle cose,
l'hummus e' sempre hummus,
e ho forse trovato la voglia e il tempo di farmi qualche giretto in citta', fuori dagli orari lavorativi.
stamattina, ad esempio: la sveglia prima delle sette, grazie all'arrivo dell'ora legale, e al fatto che ieri sera il pc non si voleva accendere (i vantaggi della tecnologia: alle volte non funziona, e allora scopri le cose attorno a te..).
mi alzo, doccia, e alle sette eventi sono fuori di casa: destinazione Cupola della Roccia.
bellissimo attraversare contro corrente il percorso fino alla Porta di Jaffa, percorrere il mercato vecchio con le porte quasi tutte ancora chiuse. arrivare al muro del pianto (quello si', sempre affollatissimo) uscirne per imboccare il ponte di legno, quota superiore e distaccata, riservata ai musulmani e ai curiosi ( e' l'unico accesso a Temple Mount consentito agli stranieri), dire alle guardie di turno che sono italiana e che si', sono da sola, poi salutare ancora una decina di militari sparsi, che non si sa mai, e poi eccola: la porta verso un'altra dimensione.
verso il sole, l'immobilita', la pace.
qua le guardie sono vecchi scansafatiche poggiati su delle sedie, i turisti pochi (vista l'ora) e le presenze solo ombre leggere e silenziose: anziane donne e uomini nei loro vestiti piu' curiosi si apprestano alla preghiera, oppure fissano il vuoto, seduti sulla pietra.
1 commento:
mi hai fatto venire voglia di andarci a sta cupola della roccia
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