Aiguebelle
le montagne rosse d'autunno
il freddo pungente
il francese nelle orecchie
e sulle labbra, ogni tanto
"acqua bella" in antico savoiardo
lascia un nome dolce ad un incavo tra le alpi
una valle contenuta
una strada, la Grand Rue
l'école in un edificio a corte
monumento alla formazione
giusto al centro
l'hotel de la poste
viscere di una storia territoriale
un affaccio sulla strada
l'altro sulle alpi
le due stanze gemelle, la moquette
il bagno suddiviso
le saponette piccole
sotto l'acqua bollente
la strada deserta col buio
il mattino croissant duri
comprati dal boulanger accanto
té nel bar fumoso
direzione Chambéry, la città, la vita
negozi, cafés, una quiche per pranzo
e il gusto del formaggio incollato alle papille
il rientro, fratelli sparsi assopiti
addosso
il caffè negli occhi aperti fuori
ripercorrere indietro le alpi
dentro in quel buco di montagna
poi ancora paralleli all'arco
dritti
dentro casa.
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