schegge di maccheroni in una perugia contrabbassa

sabato son stata a perugia.
c'ero già stata, sì.
c'era un'altra cosa come quella a cui ero stata, una ASD.
e io mica potevo mancarci, e quindi ci sono andata.
ma oltre a questa cosa di amici e goliardia, c'era anche un'altra cosa.
di amici, sempre, ma più seria.
è una cosa che fanno degli amici seri e poi si porta in giro.
una si chiama Schegge di Liberazione, ed è una raccolta di racconti sulla Resistenza che io lo sapevo che esisteva, ma leggerla non l'avevo mica letta, e poi col sottofondo del contrabbasso e dell'ukulele, figuriamoci.
con l'altra cosa c'entra la signora elena, che è brava e buona e scrive. e ha scritto una cosa che si chiama la centoventotto rossa.
e insomma io sono andata in questo posto che c'era il vino, il cibo, e dei cubi per terra.
e poi ogni tanto prendevo il microfono e leggevo le cose che mi avevan detto di leggere, anche se il volume era basso e poi m'han detto tutti che non si sentiva.
però le cose è stato bello, leggerle.
ho letto una scheggia del Sir, che si chiama La banalità del bene (do the right thing) e poi un pezzo della centoventotto che parla di questo qui che osserva una tipa e descrive la gonna e la camicetta e che poi la vuole baciare e la bacia e altre cose che non vi dico se no non ve lo comprate.
perché si compra, si compra nei posti e qui.
le schegge invece sono gratis, e sono qui.

ciao.

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